La Cantina Storica
La Cantina storica fu realizzata nel 1861, divenendo ben presto il cuore dell’azienda agricola.
Ma fu dal 1920 fino ad arrivare alla fine degli anni ’50 che il nonno Angelo Zanello ne sviluppò produzione e potenzialità, acquisendo terreni e ampliando nel tempo i vigneti.
Negli anni ’60 quando molti proprietari terrieri lasciarono le aziende agricole per andare a lavorare in fabbrica, la famiglia Zanello decise di resistere e mantenne integra la proprietà, nonostante le difficoltà e i cambiamenti del mercato.
Da circa 10 anni , dopo un periodo di inattività, sempre però accompagnato dalla preservazione del patrimonio aziendale, Paolo Zanello ha deciso di riprendere in mano la conduzione della cantina e dell’azienda agricola.
Il grande lavoro di recupero e restauro della casa padronale e soprattutto della Cantina storica e dell’Infernot, è stato affiancato quindi dalla rimodulazione delle diverse attività produttive aziendali.
All’interno della cantina sono stati anche recuperati e rimessi in ordine tutti gli attrezzi enologici originali utilizzati nei due secoli scorsi, dando vita così ad un vero e proprio museo, che ne testimonia la lunga storia.
Oggi la produzione vitivinicola si attesta sulle 20.000 bottiglie annue, anche grazie alla realizzazione all’interno della vecchia stalla di una moderna e attrezzata cantina di vinificazione nella quale da circa 5 anni, con l’apporto dell’enologo valdostano Mattia Nicoletta, è stata riavviata in modo continuativo l’attività.
La selezione si è da subito naturalmente indirizzata verso il recupero dei vitigni autoctoni, prevalentemente rossi, originari di questo territorio così vocato: il Grignolino del Monferrato Casalese, le cui origini portano al Castello di Lignano nel vicino Comune di Frassinello, la Barbera d’Asti, la Freisa e la Bonarda.
Il desiderio di affiancare nella gamma anche un vino bianco, ha portato poi all’inserimento di nuovi vigneti di Chardonnay e Arneis con il progetto di valutare per il futuro, la realizzazione di uno spumante Metodo Classico.
La scelta è quella di valorizzare le condizioni pedoclimatiche ottimali dei terreni di Rosignano, curandone nel modo migliore la parte agronomica e seguendo attentamente ogni fase della vinificazione. L’intento è di ottenere così da ogni vitigno quelle caratteristiche di aderenza al varietale e di rispetto della tipicità che stanno alla base della filosofia produttiva di Paolo Zanello e di tutto il progetto aziendale.